Solo i paranoici sopravvivono (e fanno i backup)

Solo i paranoici sopravvivono (e fanno i backup)

Prevedere l’imprevedibile

Nel 1998 Andrew Grove, uno dei fondatori, nonché uno dei principali artefici del successo mondiale di Intel, diede alle stampe il suo libro dal titolo “Solo i paranoici sopravvivono”, in cui raccontava come, nel corso degli anni, fosse riuscito a guidare l’azienda attraverso diversi Strategic Inflection Points (SIP) ovvero momenti potenzialmente dirompenti, in cui è necessario prevedere l’imprevedibile ed essere pronti ad affrontarlo. In altre parole come una “sana paranoia” può garantire la sopravvivenza di un’azienda.

La lezione è oggi ancora estremamente attuale: viviamo un periodo storico in cui i cambiamenti sono all’ordine del giorno, dettati tanto dall’evoluzione tecnologica quanto da eventi sociali, ambientali, politici i cui esiti non sono sempre facili da presagire.

Il valore dei dati

Per contro le aziende hanno bisogno di pianificare, definire strategie e azioni che garantiscano non solo la sopravvivenza, ma la crescita e per farlo devono ricorrere ai dati, la cui analisi diventa sempre più complessa con l’aumento delle variabili esogene che possono impattare sui modelli predittivi.

Ecco quindi il valore di tutti gli strumenti che permettono analisi sempre più accurate, quali gli algoritmi di calcolo sempre più complessi o i sistemi di intelligenza artificiale, ma ancor più ecco che i dati diventano sempre più preziosi ed è necessario proteggerne l’integrità e l’accesso.

I sistemi di Backup

Che il Backup sia un pilastro della sicurezza informatica è noto, altrettanto noto è che la strategia di backup più utilizzata nel tempo nasce proprio da quella “sana paranoia” di cui parlava Grove, ossia devono esserci almeno 3 copie dei dati su 2 supporti diversi e di cui almeno 1 copia in un luogo diverso dall’azienda.

Poiché la prudenza non è mai troppa e soprattutto vista la crescita importante degli attacchi informatici alle aziende (di cui abbiamo parlato qui) oggi questa strategia è stata perfezionata: 3 copie, su 2 supporti diversi di cui 1 off-site e 1 come backup immutabile o air-gapped.

La sicurezza del Backup

Le copie dei dati che vengono fatte coi backup servono sostanzialmente a ripristinare più velocemente l’operatività aziendale dopo che il sistema è stato oggetto di un evento, che ne ha compromesso l’inviolabilità, causando cancellazioni o perdite di dati. Il Backup permette di ritornare ad un determinato momento nella storia dell’azienda e da lì ripartire.

Ovviamente è fondamentale che questa “fotografia” della situazione non sia a sua volta oggetto di un attacco o non si sia in qualche modo deteriorata nella sua conservazione.

Il backup immutabile

Le modalità oggi disponibili per avere una ragionevole certezza sull’integrità del backup sono due:

  • air-gapping, che consiste nell’isolare dalla rete aziendale il server o i supporti di storage in cui sono stati archiviati i dati di backup. In questo modo, eventuali danni alla rete non potranno estendersi anche al backup
  • backup immutabili, che prevedono un ulteriore livello di sicurezza in quanto i dati non solo sono conservati esternamente alla rete aziendale, ma sono protetti da una sorta di “combinazione a tempo” per cui nessuno, nemmeno chi ha le credenziali di amministratore di sistema, può modificarli, cancellarli, crittografarli per un periodo di tempo determinato.

I dati sono così coperti nel modo più completo in modalità WORM (Write Once, Read Many), possono quindi essere letti anche molte volte, ma nessuno può modificarli, in nessuna circostanza

Sicurezza al 100%?

No, non esiste nulla che garantisca la protezione assoluta dei dati, perché, ad esempio, il luogo in cui sono conservati i backup immutabili potrebbe essere soggetto a fenomeni esterni atmosferici imprevedibili e quindi i supporti essere danneggiati. Serve quindi anche un monitoraggio costante delle condizioni in cui si trovano i supporti di backup, soprattutto quando si conservano dati strategici o sulla cui conservazione esistono specifiche indicazioni di legge.

Cabar vanta un’esperienza pluridecennale nell’ambito della sicurezza informatica ed è quindi il partner ideale per guidare le aziende nella scelta delle migliori soluzioni di backup disponibili sul mercato e per gestire le procedure di sicurezza dell’infrastruttura informatica.

Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: l’esperienza di Cabar

Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: l’esperienza di Cabar

Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: l’esperienza di Cabar

Da diversi anni si parla della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, il cui obiettivo è rendere più efficienti gli uffici pubblici e offrire un migliore servizio ai cittadini.

Il PNRR ha stanziato oltre 6 Mld di euro per lo sviluppo digitale della PA, stabilendo sette principali aree di intervento, per ognuna delle quali sono stati assegnati i fondi.

Senza entrare nel merito di ciascun intervento, la prima cosa che emerge è che la strada verso la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, passa attraverso un approccio “cloud first”.

Il Cloud è la tecnologia che permetterà di razionalizzare e consolidare molti dei data center oggi distribuiti sul territorio nazionale, spesso carenti nei requisiti minimi di sicurezza, affidabilità, capacità elaborativa ed efficienza.

La migrazione su ambiente Cloud è un processo che richiede competenze specifiche, che molti enti o uffici pubblici non hanno al loro interno, in particolare per quanto riguarda la gestione del progetto e dei sistemi informativi.

Lo stesso vale per un’altra area di intervento prevista, ovvero quella della Cyber Security: la creazione di un sistema di sicurezza informatica, non si può limitare all’acquisto di alcuni apparati, occorre infatti che questi siano correttamente configurati in modo da presidiare tutte le possibili fonti di minacce interne ed esterne.

Indispensabile sono inoltre le verifiche periodiche sul corretto funzionamento del sistema, degli apparati elettronici e delle applicazioni utilizzate per erogare servizi al pubblico. La gestione della sicurezza è forse per la PA ancora più importante che per le imprese private, trattandosi dei dati personali e sensibili di tutti i cittadini.

Cabar da diversi anni collabora con Comuni, Enti Pubblici, Ospedali supportandoli nei processi di digitalizzazione, offrendo servizi che spaziano dall’analisi dell’esistente, allo sviluppo e implementazione di progetti ad hoc.

In particolare Cabar offre alla PA, assistenza in tutte le fasi di virtualizzazione e migrazione in Cloud, assistenza e manutenzione sui sistemi di sicurezza e sull’infrastruttura di rete, supporto nella gestione dei progetti con particolare attenzione alle specifiche tecniche relative ai capitolati pubblici e all’analisi tecnica delle proposte ricevute dalle aziende partecipanti alle gare.

Nell’ottica di migliorare il servizio offerto ai cittadini, limitando al minimo interruzioni e disagi, Cabar propone inoltre contratti di assistenza e manutenzione periodica con garanzia dei tempi di intervento, formazione per tutto il personale sia sugli aspetti più tecnici che sul corretto utilizzo di dispositivi e applicativi per quanto riguarda la protezione e la sicurezza.

ICT Assessment – La tua infrastruttura tecnologica è davvero efficiente?

ICT Assessment – La tua infrastruttura tecnologica è davvero efficiente?

Cosa significa ICT Assessment

Assessment è una parola inglese, che deriva dal verbo “to assess”, che significa valutare, stimare, accertare il valore. Viene utilizzata in Italia in molti ambiti di business e, nello specifico, ICT Assessment è la buona pratica per cui, periodicamente, un’azienda dovrebbe fare un controllo della propria infrastruttura tecnologica per verificare se ogni parte funziona correttamente ed in linea con lo stato dell’arte della tecnologia e anche per individuare possibili interventi migliorativi e preventivarne costi e benefici.

Per fare questo tipo di analisi, occorrono competenze specifiche e professionali: l’evoluzione estremamente rapida della tecnologia fa nascere nuove opportunità per le aziende che, attraverso una digitalizzazione sempre più spinta, vogliono aumentare l’efficienza e guadagnare competitività.

L’infrastruttura dei dati aziendali deve potersi trasformare di conseguenza, in un continuo bilanciamento tra gli indubbi vantaggi derivanti dall’adottare nuove soluzioni e i costi legati ad ogni aggiornamento.

Cabar possiede le competenze per guidare i Clienti in questo percorso.

ICT Assessment di Cabar

Con una procedura chiara e certificata a livello di qualità, Cabar parte da una fotografia di ciò che è presente in Azienda ed evidenzia tutti i possibili interventi di miglioramento, indicando ai Clienti tempi e costi per implementarli.

Si parte infatti dal presupposto che ogni Azienda voglia sfruttare al massimo le risorse aziendali, minimizzando i rischi di malfunzionamenti o blocchi. Per ottimizzare l’uso delle risorse esistenti occorre conoscerne il potenziale e confrontarlo con le esigenze attuali dell’azienda.

Cabar analizza tutti gli elementi che compongono l’infrastruttura tecnologica aziendale: dalla struttura delle reti (apparati, cablaggi, connessioni wireless…) alla velocità di connessione (analisi dei contratti in essere e razionalizzazione delle connessioni); dalla protezione perimetrale (controlli in ingresso e in uscita) alla gestione dei profili utenti con relativi livelli di permessi, alle procedure in essere per il salvataggio e il recupero dei dati in caso di interruzioni o guasti.

L’analisi passa poi ai dispositivi in dotazione: se ne verifica l’obsolescenza tecnologica e l’adeguatezza alle esigenze di business, si valuta lo stato delle licenze in essere e dei contratti di manutenzione. Le indicazioni di Cabar si estendono anche all’ambiente di lavoro, con particolare attenzione ai locali tecnici e alla loro conformità sia alle normative vigenti che alle buone pratiche per la riduzione dei rischi derivanti da temperature eccessive o manomissioni volontarie

Infine Cabar offre al cliente una consulenza multidisciplinare relativa sia alle soluzioni tecnologiche che alle procedure e policy da adottare per garantire la continuità di business.

Obiettivo ultimo di un ICT Assessment ben fatto è rendere l’azienda resiliente, capace di prevenire per quanto possibile, le minacce alla sua operatività o di ridurne il rischio e, nel caso tali minacce si verifichino, rispondere efficacemente e tempestivamente in modo da non ledere l’operatività aziendale.

Risultato

Al termine di tutto il processo di ICT Assessment Cabar stila un documento dettagliato, in cui, per ogni area analizzata vengono elencate le criticità riscontrate e vengono proposte le possibili soluzioni.

Nel momento in cui il Cliente si affida a Cabar per le re-ingegnerizzazione della struttura e l’ottimizzazione del sistema, Cabar offe un servizio di monitoraggio continuo di server, PC, periferiche e rete aziendale.

Tutte le informazioni raccolte e debitamente organizzate, sono a disposizione del Cliente in un documento on line, costantemente aggiornato e protetto da sistemi di accesso sicuri.

Business Continuity: non è una questione esclusivamente informatica

Business Continuity: non è una questione esclusivamente informatica

Cos’è la Business Continuity

Con Business Continuity si intende la capacità di un’azienda di continuare a operare nel mercato anche nel caso in cui si verifichino eventi improvvisi e dannosi che potrebbero intaccarne l’operatività.

Si intuisce immediatamente che il concetto di Business Continuity è più ampio rispetto a quello noto di disaster recovery: questo si riferisce infatti alla capacità di ripristino di un sistema dopo un evento “disastroso”, quella invece presuppone, come indicato dall’ISO 22301: 2019 “Societal security – Business continuity management system – Requirements”, che l’azienda sia in grado di “prevenire” il disastro, attraverso un sistema capace di individuare i possibili fattori di rischio, minimizzare la possibilità che questi si verifichino e reagire immediatamente agli eventi in modo da garantire continuità operativa senza impatti significativi sulle attività aziendali e sugli interessi di clienti e stakeholders.

Si tratta quindi di un processo che coinvolge l’intera azienda, in cui ogni reparto deve essere in ogni momento preparato a intercettare possibili minacce e a reagire prontamente se queste si verificano.

La tecnologia per la Business Continuity

Per ottenere la Business Continuity, occorre creare una cultura della sicurezza aziendale, in cui l’aspetto tecnologico è sempre più determinante. Cabar vanta una pluridecennale esperienza nell’ambito della sicurezza informatica ed è quindi in grado offrire una consulenza multidisciplinare relativa sia alle soluzioni tecnologiche che alle procedure e policy da adottare per garantire la continuità di business.

I gruppi di Continuità

Un tassello fondamentale della Business Continuity è l’utilizzo in azienda di gruppi di continuità UPS. In caso di interruzione di corrente, un UPS è in grado di commutare l’alimentazione dalla rete alle batterie, consentendo ai sistemi di continuare a funzionare per un certo lasso di tempo in attesa che avvenga il ripristino della normale alimentazione. Se tutto funziona correttamente, gli operatori non vedono alcun impatto sul loro lavoro nel passaggio da un sistema di alimentazione all’altro.

Cabar può guidare le Aziende nella scelta della migliore soluzione UPS, basata sulle dimensioni aziendali, sul numero e tipo di dispositivi da proteggere, sull’analisi dei possibili rischi, sulla valutazione degli impatti economici che una interruzione di corrente potrebbe produrre sull’azienda.

Le soluzioni Eaton

Eaton è un’azienda leader nella fornitura di UPS e offre un’alimentazione di backup affidabile e di alta qualità per aziende di tutte le dimensioni. Indipendentemente dal consumo energetico di ogni utente, Eaton è in grado di offrire l’UPS ideale per proteggere le applicazioni aziendali dalle interruzioni di corrente. La gamma offerta comprende:

UPS 9PX di Eaton, che offre una protezione dell’alimentazione a risparmio energetico per data center di piccole e & medie dimensioni, per sale server e infrastrutture IT. Offrendo una protezione in modalità a doppia conversione con un consumo energetico inferiore al 40%, 9PX è l’UPS perfetto per IT manager e Facility manager che si preoccupano dei costi energetici e sono alla ricerca di soluzioni di protezione dell’alimentazione di nuova generazione. https://www.eaton.com/it/it-it/catalog/backup-power-ups-surge-it-power-distribution/eaton-9px-1-3kva-ups.html

UPS Eaton 5PX Gen2, che fornisce alle reti aziendali e alle apparecchiature IT Edge la migliore protezione dell’alimentazione line-interactive della categoria, massimizzando lo spazio dell’infrastruttura IT e la continuità del servizio. 5PX Gen 2 di Eaton offre strumenti efficaci per il controllo a distanza, l’integrazione con l’architettura IT e l’implementazione / la manutenzione da remoto di grandi sistemi di UPS. https://www.eaton.com/it/it-it/catalog/backup-power-ups-surge-it-power-distribution/eaton-5px-g2-emea.html

Nell’ottica di andare oltre la protezione dai danni e allargare lo sguardo sulla prevenzione, che è uno dei pilastri della Business Continuity, Cabar fornisce ai Clienti un servizio di monitoraggio da remoto, con verifiche sullo stato di carica e di integrità degli UPS e rilevamento precoce delle anomalie al fine di mantenere i dispositivi IT in funzione in caso di possibili black-out.

Contattaci per conoscere le nostre soluzioni di Business Continuity

 

Business continuity plan efficace: come crearne uno efficace

Business continuity plan efficace: come crearne uno efficace

Non soccombere davanti ad eventi imponderati e accidentali ed essere in grado di continuare ad erogare i propri servizi anche in situazioni di rischio: si intende questo, quando si parla di business continuity e, conseguentemente, di business continuity plan.

Un’abilità notevolmente importante per ogni azienda, indistintamente dalla grandezza della stessa o dalla reputazione nel settore. Sempre più spesso, infatti, il termine resilienza viene attribuito alle imprese, come una caratteristica divenuta ormai imprescindibile.

Può capitare che la quotidianità lavorativa sia squarciata da imprevisti: che sia dovuto a fenomeni naturali, a un blackout o ad attacchi informatici, alle aziende è chiesto di sapergli fare fronte, organizzandosi in modo da continuare a perseguire gli obiettivi prefissati.

Improvvisare non è possibile: le conseguenze potrebbero essere pesantissime in termini di costi, reputazione e non solo. Basti pensa che in Italia, tra il 2012 e il 2017, almeno 22mila imprese sono state danneggiate da eventi inattesi, con un danno stimato attorno ai 700 milioni di euro.

Come realizzare un business continuity plan

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Essere proattivi significa dotarsi di un piano di business continuity che rientri nella gestione integrata dei rischi d’impresa: una sorta di “manuale” delle soluzioni da adottare in casi avversi.

Ma quali caratteristiche deve avere un buon piano di business continuity? Seppur questo cambi in base alle specificità dell’azienda di riferimento, esistono alcune linee guida da seguire quando si decide di stilarlo.

In particolar modo, il business continuity plan dovrebbe tenere conto delle/del:

  • Informazioni generali dell’azienda;
  • Aree e funzioni vitali dell’azienda da proteggere assolutamente;
  • Possibili criticità;
  • Fasi e procedure da mettere in atto;
  • Tempo massimo in cui l’attività può risultare ferma;
  • Team di lavoro incaricato nell’operazione di business continuity.

Tanto più è complessa l’organizzazione dell’azienda, tanto più sarà necessario articolare il business continuity plan facendo particolarmente attenzione alle vulnerabilità meno evidenti e, quindi, più nascoste.

Business continuity plan: perché è fondamentale averne uno

I vantaggi di avere un piano di business continuity sono tanti e tutti tangibili: in particolare, le statistiche dimostrano che chi ne abbia implementato uno, ha mostrato una resilienza e una reattività maggiore del 40% rispetto alla media.

Ecco i benefici di un piano ottimizzato ed efficace:

  1. Reazione immediata e funzionale nelle situazioni di crisi;
  2. Riduzione del rischio di conseguenze gravi.
  3. Incremento della reputazione dell’azienda;
  4. Impatto positivo sui clienti;
  5. Maggiore competitività.

FONTE: https://www.cio.com/article/2381021/best-practices-how-to-create-an-effective-business-continuity-plan.html