La Sicurezza informatica è un fattore di rischio globale

Qualche giorno fa è stato pubblicato il Global Risks Report 2024 del World Economic Forum https://www.weforum.org/publications/global-risks-report-2024/.

Il documento giunto alla sua diciannovesima edizione, che, attraverso interviste a rappresentanti di Governi, Aziende, Istituzioni, Società civile e Mondo accademico, vuole identificare le principali minacce globali allo sviluppo e alla coesistenza.

Le domande sono relative sia alla situazione contingente ed ai suoi sviluppi nell’arco di due anni, che alle previsioni sul prossimo decennio.

Sicurezza informatica nel Global Risk Report del WEF 2014

La sicurezza informatica – o meglio l’insicurezza –  è al quarto posto tra le minacce più sentite e, pur scendendo all’ottavo posto nella previsione sui 10 anni, rimane uno dei rischi più seri, soprattutto per le Imprese ed i Governi nazionali.

Secondo il report, la situazione economica attuale, i conflitti armati e la generale instabilità politica in molti Paesi del mondo, sono terreno fertile per un ulteriore sviluppo della criminalità organizzata, che vede nell’innovazione tecnologica un’opportunità per ottenere guadagni con rischi relativamente bassi.

Il Social Engineering come tecnica di attacco

In effetti, come è evidenziato anche nel Cloud and Threat Report 2024 di Netskope (https://www.netskope.com/netskope-threat-labs/cloud-threat-report/cloud-and-threat-report-2024#pillar_content_1)  gli sviluppi tecnologici hanno aperto le porte a numerosi attacchi informatici, grazie all’utilizzo sempre più diffuso del Cloud e delle Applicazioni SaaS ed alle vulnerabilità ad essi connesse.

I dati del report indicano che negli ultimi due anni il numero di applicazioni utilizzate in media da ogni utente è cresciuto del 19% all’anno e che la metà degli utenti aziendali utilizza da 11 a 33 diverse App ogni mese. È proprio attraverso le App usate quotidianamente che si sono verificati nel 2023 il maggior numero di attacchi informatici, attraverso la tecnica del Social Engineering.

Si tratta di tecniche sempre più raffinate, che mirano ad ingannare l’utente, spingendolo o a cliccare su link malevoli, che portano a scaricare ed eseguire Trojan nella rete aziendale, o a condividere con utenti falsi informazioni personali e credenziali di accesso (Phishing).

Questa tecnica non punta quindi ad attaccare il sistema, bypassando le protezioni, ma punta direttamente agli utenti e alle loro vulnerabilità in quanto persone, che possono avere un momento di distrazione o cadere in buona fede in un tranello ben congegnato.

In questo ambito il diffondersi di sistemi di AI Generativa, rappresenta un potenziale pericolo, poiché possono essere utilizzati sia per creare contenuti di Social Engineering sempre più efficaci, che per tradurre facilmente in lingue diverse lo stesso attacco.

A cosa mirano i criminali informatici?

Il principale obiettivo dei criminali informatici è l’estorsione di denaro: si stima che nel 2022 siano stati pagati 457 milioni di dollari come riscatto legato al cyber crime.

Il secondo obiettivo è l’instabilità economica e politica. In questo caso i criminali informatici, vengono assoldati per creare danni alle infrastrutture vitali di un Paese, o per diffondere propaganda e disinformazione, una minaccia che, tornando al Report di WEF è al primo posto nell’ottica dei prossimi due anni e al quinto nel panorama dei prossimi dieci anni.

Come affrontare queste minacce?

Tutti questi dati evidenziano come la sicurezza informatica sia un ambito in cui è sempre più importante aumentare gli investimenti.

I danni che un attacco informatico può causare ad un’azienda comprendono le richieste di riscatto, il blocco dell’operatività per garantire il ripristino della sicurezza, la perdita di dati e informazioni riservate, il danno in termini di reputazione.

È fondamentale che nelle aziende vi sia la consapevolezza dell’importanza del monitoraggio e del controllo delle attività e la capacità di scegliere i partner e le soluzioni più valide per supportare la sicurezza informatica.

Cabar da oltre 20 anni opera nell’ambito della sicurezza informatica ed è in grado di proporre ai clienti un servizio completo, dall’analisi del rischio alla selezione delle migliori soluzioni di prevenzione, difesa e ripristino, dalla formazione del personale, alla gestione da remoto del monitoraggio dell’infrastruttura e delle attività.

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