“AaS” quali vantaggi per le aziende?
Cosa si intende con AaS?
AaS è l’acronimo di “As a Service”, un concetto che nasce nell’ambito informatico una ventina di anni fa, specificamente per il Software (SaaS). L’idea era quella di permettere agli utenti di utilizzare un software dietro il pagamento di un canone di noleggio, senza dover acquistare le licenze.
Col tempo il concetto si è esteso ad altri ambiti ed oggi “Aas” definisce la scelta di passare dall’acquisto di un prodotto o di un servizio standard a quello di un pacchetto di prodotti e servizi, spesso personalizzati, forniti in un’unica soluzione dietro corresponsione di un canone, che può variare a seconda dell’utilizzo della soluzione stessa.
Focalizzandoci nell’ambito ICT, sono moltissimi gli ambiti di applicazione e altrettanti gli acronimi ad essi collegati, come ad esempio IaaS (Infrastructure as a Service), PaaS (Platform as a Service), DRaaS (Disaster Recovery as a Service), SECaaS (Security as a Service) e il già citato SaaS.
La crescita di questo modello dimostra il valore che gli viene attribuito dalle aziende, che ne riconoscono i numerosi vantaggi
Quali sono i vantaggi del modello AaS?
Costi
Iniziamo dai costi. Dal punto di vista finanziario il modello AaS, sposta la voce di spesa da Capex a Opex, ovvero da spese in conto capitale a costi operativi: le prime prevedono l’immobilizzazione di una parte del capitale di impresa, con investimenti anche ingenti che vengono ammortizzati nel corso di qualche anno, i secondi invece sono legati ai flussi di cassa necessari per l’operatività quotidiana dell’azienda e possono variare da un esercizio all’altro. Questo significa che anche le aziende che non hanno grandi capitali iniziali da investire in infrastruttura possono accedere ad una serie di servizi a pagamento, modulabili sulla base delle loro esigenze e del numero di utilizzatori del servizio.
La possibilità di non avere in azienda tutta l’infrastruttura hardware ed i software necessari ai processi aziendali, ma di potervi accedere grazie al servizio offerto dal proprio provider, porta un altro importante beneficio economico ovvero la riduzione dei costi per l’affitto degli spazi, in quanto le “vecchie” sale server – i vecchi CED per i nostalgici – scompaiono e con loro tutte le criticità in termini di sicurezza fisica e logica.
Organizzazione
Dal punto di vista organizzativo questo significa in primo luogo che l’azienda può avere una struttura IT più snella e maggiormente proattiva nel supporto al business aziendale, in secondo luogo che si ha una maggiore flessibilità data dalla scalabilità delle soluzioni: l’adeguamento di tutta l’infrastruttura informatica all’evoluzione del business aziendale è infatti un processo complesso, che richiede del tempo per la pianificazione e l’implementazione, col modello AaS, è invece molto più semplice estendere o diminuire il livello di servizio acquistato, seguendo l’andamento dei risultati aziendali.
La soluzione AaS inoltre è “chiavi in mano” ovvero libera l’azienda da tutte le criticità legate agli aggiornamenti hardware e software così come dalla gestione di molti aspetti legati alla sicurezza, tutto questo infatti viene gestito dal MSP che offre il servizio ed è compreso nel canone mensile. Il MSP garantisce al cliente l’accesso ad una infrastruttura sicura, solida, all’avanguardia e dalle elevate prestazioni.
Ci sono anche alcune criticità
L’utilizzo di risorse remote, implica la necessità di una connessione Internet veloce e sempre attiva. Può sembrare un tema ormai superato, con reti sempre più efficienti e distribuite, tuttavia è bene prendere in considerazione soluzioni che permettono di lavorare anche off-line e che sono in grado di sincronizzare correttamente i dati non appena la connessione è di nuovo attiva.
Il vero tema, per molte aziende, può essere quello della Business Continuity: affidando ad altri la propria infrastruttura e delegando quindi la gestione della sicurezza e della manutenzione, è fondamentale scegliere un Managed Service Provider (MSP) serio, competente ed affidabile.